Quasi tutte le mattine ci alziamo sapendo chi siamo! Ma al lavoro può capitare che questa naturale certezza evapori. Ci sono due grandi forze che spingono l'essere umano ad agire. Da un lato, la ricerca dell'affermazione di se stesso. Dall'altro il profondo desiderio (tipico dei mammiferi) di appartenere ad un gruppo. Di essere riconosciuto dagli altri. Eppure, al lavoro, ci sono logiche organizzative che ci mettono gli uni contro gli altri.
Obiettivi individuali in contrasto con quelli di altri colleghi. Risorse scarse (tempo, competenze, promozioni, ecc.) che bisogna accaparrarsi prima degli altri. Ruoli aziendali dai contorni non definiti. Responsabilità per attività svolte da altri sui quali non possiamo esercitare controllo ... Queste situazioni ci inducono a sopravvivere guardando a noi stessi a discapito del gruppo. Creano relazioni conflittuali e soprattutto ci fanno sentire "altro" rispetto alle persone che ci circondano. Ci "alienano". Conseguentemente cominciamo a vivere un "noi contro tutti" con la nostra bilancia interna che pende tutta dalla parte dell'affermazione di noi stessi, anche quando ne avremmo voluto fare volentieri a meno.
14 Commenti
Gio75
19/12/2014 01:51:27 am
Sante parole! Come vorrei andare d'accordo con i miei colleghi, non dico che rinuncerei a parte dello stipendio (già scarso) ma quasi !!
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Annalix
30/12/2014 01:50:19 am
La poca chiarezza su chi deve fare cosa è una delle cause più importanti di litigi nella mia azienda ... non sai mai in modo preciso dove inizia la tua responsabilità e ci sono colleghi che se ne approfittano vergognosamente
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Debbie
20/12/2014 02:49:41 pm
Ciao, solo per dire che nel mio ufficio sono considerata solo per quello che faccio. E' giusto, perché sto lavorando e capisco che i miei capi non possano occuparsi dei miei problemi personali.
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007bis
30/12/2014 01:54:11 am
Guarda di chi sei e di cosa pensi non gliene frega niente a nessuno!
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paolo
27/12/2014 05:55:16 am
L'altra sera alla cena di natale aziendale ho proprio visto il senso di appartenenza ma anche l'orgoglio di essere unici e premiati di fronte al proprio gruppo di lavoro. Ciao ricambio gli auguri
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Barbalusa
27/12/2014 06:00:20 am
Vero! Dove lavoro hanno "scoperto" sta cosa del senso di appartenenza e ci hanno fatto anche fare l'inno aziendale! Non capisco se lo fanno per farci lavorare di più oppure per farci stare meglio a prescindere dal nostro rendimento... io penso la prima!
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Gio75
29/12/2014 07:06:19 am
Ma vi alzate anche in piedi quando cantate l'inno aziendale?
Risposta
Barbalusa
29/12/2014 07:13:33 am
Ciao, sì il film si chiamava Tutta la vita davanti e la canzoncina del mattino per l'autostima c'era davvero.
PIERA
27/12/2014 06:05:12 am
Ciao, sono un'impiegata pubblica e per il momento del senso di appartenenza non se ne parla, ognuno bada solo per sé. Non so se vale anche in altri uffici pubblici ma da noi è così
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dario
27/12/2014 06:08:26 am
Io sono insegnante e più che senso di appartenenza rimane solo il senso del dovere che mi rende vicino a molti altri insegnanti, ma non sempre a tuttii colleghi della mia scuola
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PIERA
28/12/2014 02:10:37 pm
Risposta a Dario
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dario
29/12/2014 07:03:31 am
Piera, per parlare della professione dell'insegnante ci vorrebbe forse molto più spazio di un blog. Cmnq a mia volta condivido ciò che dici, io non potrei mai fare a meno delle battaglie quotidiane che devo combattere nella speranza che almeno uno dei miei allievi riesca, grazie a me, a ragionare con la sua testa negli anni a venire.
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Buddy
30/12/2014 02:01:06 am
Volevo solo dire che ormai più che come esempio di affermazione di se stessi vale più la conservazione del posto di lavoro più che la carriera, anzi a volta la carriera nasconde il trucco per essere buttati fuori
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Karl
3/1/2015 10:21:16 pm
Hai centrato il punto.
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